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Cookieless tracking: come funziona il tracciamento senza cookie e come leggerli in Google Analytics 4
Il tracciamento senza cookie è diventato sempre più importante nel mondo digitale, in quanto molte piattaforme stanno adottando politiche più restrittive sui cookie. Saranno inoltre considerate le implicazioni legali del tracciamento senza cookie e come gestire il consenso degli utenti. Infine, verr…

Con la deprecazione dei cookie di terza parte, i digital advertiser si troveranno ad affrontare diversi problemi legati all’impossibilità di tracciare gli utenti cross site. Vediamo insieme quali saranno.

In pillole

  • Salvare i cookie di prime parti può essere una soluzione per continuare a tracciare gli utenti.
  • Privacy Sandbox è un’iniziativa lanciata da Google per proteggere la privacy degli utenti.
  • Lo Universal ID permette di tracciare gli utenti con un maggiore consenso da parte di questi ultimi.
  • Il contextual targeting propone un ritorno alle origini, aggirando il problema del tracciamento degli utenti.
  • Le soluzioni per il tracciamento degli utenti stanno evolvendo rapidamente per adattarsi all'era post-cookie.

La deprecazione dei cookie di terza parte rappresenta una sfida significativa per il mondo del marketing digitale. La raccolta di dati diventa più complessa, influenzando direttamente la personalizzazione degli annunci e l'efficacia delle campagne pubblicitarie. Senza questi dati, diventa difficile tracciare il comportamento degli utenti e misurare con precisione il ROI delle campagne.

La perdita di dati comportamentali e demografici limita le capacità di marketing automation, rendendo più arduo l'ingaggio personalizzato degli utenti.

Una delle principali preoccupazioni è legata alla privacy degli utenti. Con la deprecazione dei cookie, le aziende devono trovare nuovi metodi per raccogliere dati rispettando le normative sulla privacy. Questo scenario ha portato all'emergere di soluzioni alternative, come il Privacy Sandbox di Google e gli Universal IDs, che cercano di bilanciare la raccolta di dati con la tutela della privacy degli utenti.

Soluzioni per il tracciamento degli utenti

Dopo aver esplorato i problemi legati alla deprecazione dei cookie di terza parte, è fondamentale discutere le soluzioni disponibili per il tracciamento degli utenti in un mondo post-cookie. Una delle soluzioni più promettenti è l'adozione di Privacy Sandbox, un'iniziativa di Google volta a sviluppare tecnologie che proteggano la privacy degli utenti pur consentendo la pubblicità personalizzata.

Privacy Sandbox mira a creare un equilibrio tra la necessità di personalizzazione degli annunci e la tutela della privacy degli utenti.

Un'altra soluzione è l'uso di Universal IDs, che consentono un tracciamento basato sul consenso dell'utente. Questi ID sono generati attraverso l'aggregazione di dati anonimi, offrendo così una maggiore trasparenza e controllo agli utenti. Infine, il Contextual Targeting rappresenta un ritorno alle origini, focalizzandosi sul contenuto della pagina piuttosto che sul comportamento dell'utente.

Privacy Sandbox: un'iniziativa per proteggere la privacy degli utenti

La Privacy Sandbox rappresenta un'iniziativa cruciale lanciata da Google per affrontare le sfide legate alla privacy degli utenti nel contesto della deprecazione dei cookie di terza parte. Questo progetto mira a creare un ambiente in cui sia possibile effettuare la pubblicità digitale rispettando la privacy degli utenti, senza compromettere l'efficacia degli annunci.

La Privacy Sandbox introduce una serie di API innovative che consentono di misurare le conversioni e di effettuare il targeting degli annunci in modo più privacy-friendly. Tra queste, spiccano le API per il FLoC (Federated Learning of Cohorts), che permettono di raggruppare gli utenti in coorti basate sugli interessi, senza rivelare informazioni identificative personali.

  • FLoC: Raggruppamento basato sugli interessi
  • FLEDGE: Asta per annunci basata su coorti
  • Trust Token: Sistema per prevenire frodi

Queste tecnologie rappresentano un passo avanti significativo verso un internet più rispettoso della privacy, offrendo agli inserzionisti strumenti per raggiungere il loro pubblico in modo efficace, ma con maggiore attenzione alla protezione dei dati personali.

Universal IDs: una modalità di tracciamento con maggiore consenso

Gli Universal IDs rappresentano una soluzione innovativa per il tracciamento degli utenti nel mondo post-cookie, offrendo un approccio basato sul consenso e sulla trasparenza. Questi identificatori unici consentono agli inserzionisti di riconoscere gli utenti attraverso diversi siti web senza necessitare dei tradizionali cookie di terza parte, garantendo al contempo il rispetto della privacy degli utenti.

L'adozione degli Universal IDs richiede una stretta collaborazione tra editori e piattaforme pubblicitarie. Questo processo include la condivisione di identificatori basati su consenso, che possono essere utilizzati per personalizzare gli annunci in modo più efficace e misurare le performance delle campagne pubblicitarie.

Gli Universal IDs offrono una soluzione equilibrata tra la necessità di tracciare gli utenti per fini pubblicitari e il rispetto della loro privacy.

Contextual Targeting: un ritorno alle origini

Il Contextual Targeting rappresenta un ritorno alle strategie pubblicitarie tradizionali, dove il contenuto della pagina diventa il fulcro per la selezione degli annunci. Questo approccio si basa sulla pertinenza del contenuto visualizzato dall'utente, piuttosto che sui dati personali raccolti tramite cookie.

La pertinenza del contenuto è fondamentale per garantire che gli annunci siano rilevanti e interessanti per l'utente, migliorando così l'esperienza complessiva e l'efficacia della pubblicità.

Il Contextual Targeting non richiede dati personali degli utenti, rendendolo una soluzione ideale per la privacy.

Ecco alcuni vantaggi chiave del Contextual Targeting:

  • Maggiore rispetto della privacy degli utenti
  • Miglioramento dell'esperienza utente grazie alla rilevanza degli annunci
  • Facilità di implementazione rispetto ad altre tecniche di tracciamento

Questo approccio, pur essendo più semplice, richiede una comprensione profonda del proprio pubblico e del contesto in cui gli annunci verranno visualizzati.

Conclusione

In questo articolo abbiamo esaminato le sfide che gli inserzionisti digitali dovranno affrontare nell'era post-cookie e le soluzioni disponibili per prepararsi a questa transizione. Con la deprecazione dei cookie di terza parte, gli advertiser si troveranno ad affrontare problemi legati all'impossibilità di tracciare gli utenti cross site. Tuttavia, esistono diverse soluzioni che possono essere adottate. Una di queste è il salvataggio dei cookie di prime parti, che permette agli inserzionisti di continuare a tracciare gli utenti all'interno del proprio sito. Un'altra soluzione è l'utilizzo di Privacy Sandbox, un'iniziativa lanciata da Google per proteggere la privacy degli utenti. Inoltre, lo Universal ID offre un modo per tracciare gli utenti con il loro consenso. Infine, il contextual targeting rappresenta un ritorno alle origini, consentendo agli inserzionisti di mostrare annunci basati sul contesto del contenuto. È importante che gli inserzionisti si preparino fin da ora a queste nuove sfide e adottino le soluzioni più adatte alle proprie esigenze per continuare a raggiungere il proprio pubblico di riferimento in modo efficace.


Frequently Asking Questions

Con la deprecazione dei cookie di terza parte, i digital advertiser si trovano ad affrontare diversi problemi legati all'impossibilità di tracciare gli utenti cross site. Non potendo più seguire il percorso dell'utente su un sito e attraverso la sua navigazione cross site, gli advertiser perdono la possibilità di conoscere le preferenze e gli interessi dell'utente, rendendo difficile fare pubblicità mirata e mostrare annunci rilevanti.

Una delle soluzioni per il tracciamento degli utenti senza i cookie di terza parte è quella di salvare i cookie di prime parti, ossia i cookie che vengono impostati dal sito stesso che l'utente sta visitando. Questi cookie possono essere utilizzati per tracciare l'utente all'interno del sito e fornire pubblicità mirata. Un'altra soluzione è l'utilizzo di Universal IDs, cioè identificatori unici che consentono di tracciare l'utente su diversi siti con il suo consenso. Infine, c'è il Contextual Targeting, che si basa sul contesto della pagina web per mostrare annunci correlati.

Cos'è Privacy Sandbox e qual è il suo scopo?

Privacy Sandbox è un'iniziativa lanciata da Google per proteggere la privacy degli utenti durante la pubblicità online. Il suo scopo è quello di fornire soluzioni alternative al tracciamento degli utenti basato sui cookie di terza parte, garantendo al contempo la sicurezza e la privacy degli utenti. Privacy Sandbox propone nuovi metodi di tracciamento che rispettano le norme sulla privacy, consentendo agli advertiser di ottenere informazioni utili senza compromettere la privacy degli utenti.

Cosa sono gli Universal IDs e come funzionano?

Gli Universal IDs sono identificatori unici che consentono di tracciare l'utente su diversi siti web. Funzionano attraverso il consenso dell'utente, che può scegliere di condividere il suo Universal ID con i siti che visita. In questo modo, l'utente può ricevere pubblicità mirata su diversi siti senza dover essere tracciato attraverso i cookie di terza parte. Gli Universal IDs offrono quindi una modalità di tracciamento con maggiore consenso da parte dell'utente.

Cos'è il Contextual Targeting e come funziona?

Il Contextual Targeting è una strategia di targeting pubblicitario che si basa sul contesto della pagina web in cui viene visualizzato l'annuncio. Invece di utilizzare informazioni personali dell'utente o cookie di tracciamento, il Contextual Targeting analizza il contenuto della pagina web per determinare quali annunci sono più rilevanti per gli utenti. Ad esempio, se un utente sta leggendo un articolo sulle vacanze, potrebbe visualizzare annunci relativi a pacchetti vacanza o hotel. Il Contextual Targeting rappresenta quindi un ritorno alle origini, focalizzandosi sul contenuto della pagina anziché sul tracciamento degli utenti.

Quali sono i vantaggi del Contextual Targeting?

Il Contextual Targeting presenta diversi vantaggi. Innanzitutto, rispetta la privacy degli utenti, in quanto non richiede il tracciamento individuale attraverso i cookie. Inoltre, consente una maggiore rilevanza degli annunci, poiché si basa sul contenuto della pagina web in cui viene visualizzato l'annuncio. Questo significa che gli utenti vedranno annunci più pertinenti ai loro interessi e alle loro esigenze. Infine, il Contextual Targeting è una soluzione che non dipende dai cookie di terza parte, rendendolo compatibile con le nuove politiche sulla privacy e la deprecazione dei cookie di terza parte.



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